Aglientu, Vignola Mare, Torre Aragonese, San Silverio
Aglientu (in gallurese Santu Francìscu di l'Aglièntu) è un comune di 1.175 abitanti della provincia di Olbia-Tempio, nella regione storica della Gallura. Situato nell’immediato entroterra a pochi chilometri dal mare, Aglientu sorge in un territorio prevalentemente granitico, il cui paesaggio è caratterizzato da massi maestosi e verdi vallate che si incontrano col mare, digradando verso arenili sabbiosi dalle alte dune o con imponenti scogliere. Ad un entroterra così vario e spettacolare corrisponde un litorale unico che si estende per circa 22 chilometri, rinomato nell’orizzonte mediterraneo per la bellezza delle sue spiagge e per la natura pressoché incontaminata. La sua felice posizione geografica, caratterizzata dal susseguirsi di splendide spiagge ed incantevoli pinete, la rende meta di un importante afflusso di turisti amanti del mare e della natura.
Il nome di Aglientu deriverebbe da “Agliu” (bianco, vuoto) e le numerose ricorrenze nei toponimi dei dintorni lo confermerebbero. Una differente ipotesi ne attribuisce l’origine in vecchi registri parrocchiali, come “Argentu” e “Allentu” e sembra derivare da una sorgente da cui scaturivano, insieme all’acqua, delle pagliuzze d’argento. L’etimo è, quindi, rintracciabile nella voce latina argentum, ‘argento’. L’attuale centro urbano ebbe origine a partire dal 1776, quando per “ferma volontà” del Re Vittorio Amedeo III venne edificata la chiesa di San Francesco d’Assisi. Qualche decennio più tardi vicino alla chiesa nacquero le cosiddette “cucine”, costruzioni in cui si svolgevano nei giorni di festa attività a carattere socio-economico e fieristico, parallelamente alle cerimonie religiose. Verso il 1850, però, alcune famiglie benestanti cominciarono ad edificare delle vere e proprie abitazioni, che finirono per costituire il primo nucleo del centro urbano. Fino al 1959 formò un’unica entità territoriale con il vicino comune di Tempio Pausania, seguendone le vicende storiche.
Sebbene il centro urbano risalga a poco più di un secolo fa, la presenza dell’uomo nel vasto territorio di Aglientu ha lasciato tracce antichissime, testimoniate dalla presenza di numerosi nuraghi, distribuiti prevalentemente nella fascia costiera, come anche dal ritrovamento di utensili litici risalenti al neolitico antico. La località di Vignola Mare (Viniola), che sorge nel territorio comunale di Aglientu, fu invece fondata in età antica dai romani quale punto di attracco e comunicazione con la Corsica.
Lungo la provinciale che collega Castelsardo a Santa Teresa di Gallura, a 50 km dal primo e a 20 dal secondo, si incontra a sinistra la deviazione per Vignola Mare che conduce a destinazione con un percorso di circa mezzo chilometro. Ci si trova davanti ad un piccolo borgo, in origine di pescatori e di bagnanti, che, per quanto molto vicino alla spiaggia, non disturba, perché non ha assunto grandi dimensioni e ha conservato l’aspetto di insediamento semplice e essenziale.
Raggiunta la piazzetta, subito si apre la bellissima spiaggia di Vignola, dominata dall'omonima Torre Seicentesca. Divisa in due anse da una punta rocciosa, la spiaggia, di sabbia fine di un colore leggermente rosato, è arricchita sulla battigia da piccoli e tondeggianti ciottoli policromatici levigati dal mare. L’acqua trasparente presenta mille sfumature tra l’azzurro e il verde. Il fondale, che degrada dolcemente, è adatto anche ai bambini e a persone poco esperte; è inoltre ricco di una grande varietà di flora e fauna ed è quindi molto apprezzato da chi pratica immersioni subacquee e lo snorkeling, oltre che dagli amanti della pesca. In condizioni di vento la spiaggia è frequentata anche dagli amanti del windsurf, kitesurf, e vela. All’azzurro del mare, si accostano il verde della macchia mediterranea e il rossastro del granito. La natura circostante è solitaria e selvaggia.
Dirigendosi lungo il lato occidentale dell’arenile si incontra il tratto terminale del rio Vignola; e, continuando in quella direzione, si può fare una bella passeggiata lungo il sentiero che conduce alla Torre Aragonese e ai graniti rosa di Punta di Li Francesi. Proseguendo lungo lo stesso sentiero si incontra, in splendida solitudine, la piccola chiesa campestre di San Silverio - “Santu Silveriu” - protettore dei pescatori e dei marinai, la cui devozione è stata portata su queste rive dai pescatori di Ponza che le hanno frequentate a lungo.
La località di Vignola dispone di una vasta gamma di servizi: dal parcheggio per le auto all’area attrezzata per i camper; dai bar, ai ristoranti, agli alberghi; dal noleggio degli ombrelloni a quello delle imbarcazioni; è accessibile anche ai portatori di handicap e per gli appassionati della pesca subacquea sono presenti degli ottimi diving center.
La Torre Aragonese di Vignola Mare, situata nel territorio comunale di Aglientu, costruita nel 1605 sotto il regno di Filippo II, è una delle centocinque fortificazioni che dall'alto medioevo sino alla metà del diciannovesimo secolo hanno costituito il sistema difensivo, di avvistamento e di comunicazione della fascia costiera della Sardegna. Collocata su un rilievo roccioso a circa 20 m sopra il livello del mare, permette un'ottima visuale sia sul mare sia sull'entroterra; era, infatti, in contatto visivo con le torri di Capo Testa e la vedetta di Monte Russu. Edificata utilizzando conci irregolari di granito di media pezzatura recuperati in loco, la torre di Vignola è di forma troncoconica, ha un diametro esterno alla base di 12 metri e altrettanti di altezza, e muri perimetrali dello spessore di circa 2 metri. Verso la metà del 1800 l'accesso al fortilizio venne reso più comodo con la costruzione di una scala esterna. Interventi documentati di risanamento e ristrutturazione vennero eseguiti negli anni 1720, 1777, 1827 e 1828.
Si trova a circa 15 km da Aglientu, sugli scogli di Punta di Li Francesi, tra Vignola Mare e Portobello di Gallura. Il culto del Santo e la costruzione della Chiesetta sono dovuti ai pescatori di Ponza che, dagli anni '30 agli anni '50, frequentarono numerosissimi il nostro mare per la stagione della pesca delle aragoste e del corallo. Erano persone semplici, umili lavoratori, profondamente legati alla tradizione religiosa e al culto del loro Santo San Silverio papa, morto in esilio a Palmaria (Ponza) nel 537. La Chiesa è piccola, non più grande di una stanza, con un modesto campaniletto e con all’interno la statua di un santo dall’aspetto bonario e ospitale. Orientata verso nord-est, guarda il mare e soprattutto il Redentore, la statua in marmo eretta dieci metri più avanti. Il candore della bianca tinteggiatura la rende visibile da tutta la fascia costiera e la posizione confinante tra cielo, terra e mare ne esalta la solitudine e la rende misticamente suggestiva. La festa di San Silverio viene celebrata il 20 giugno con un pranzo aperto a tutti.
La spiaggia di San Silverio appartiene alla frazione costiera di Vignola Mare, nel territorio comunale di Aglientu. Il nome della spiaggia deriva chiaramente dalla presenza della Chiesetta di San Silverio che si trova subito a sinistra nel retro spiaggia. A destra invece domina maestosa la Torre Aragonese. Si tratta di una spiaggia con un arenile piuttosto stretto e allungato caratterizzato da sabbia bianca candida, a grani medio fini mista a ciottoli levigati, calda e abbondante, con la presenza in riva di qualche posidonia. Il bellissimo mare cristallino è del colore tra il verde smeraldo e l'azzurro, che diventa più intenso man mano che ci si allontana dalla riva. Ed è qui che gli appassionati di snorkeling amano sostare con imbarcazioni private per dedicarsi al loro sport preferito. Alle spalle della spiaggia cresce rigogliosa la macchia mediterranea con i suoi bellissimi colori ed i suoi aromi.